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L’AMORE AI TEMPI DEL CORONA

Amore e rabbia nell’era @COVID-19

Caro/a amico/a, in tempi bui come questo le persone desiderano tornare ai gesti più semplici, più istintivi… amare o uccidere. Amore e rabbia, istinti primordiali che riaffiorano guidati dal desiderio di giustizia e si compiono sul WEB.

Come superare questo momento di follia sociale? Io non ho una risposta ma una domanda… che forse ti farà trovare una soluzione tutta tua, libera, senza i condizionamenti che ti stanno spacciando per verità assolute. Seguimi per favore per qualche istante.

Iniziamo dall’amore: da giorni non riesco a pensare ad altro.

A quanto sia incredibile dover rinunciare a qualsiasi gesto fisico di affetto, anche il più banale, anche il bacio della buona notte alle mie figlie (che amo più della mia stessa vita).

Ecco perché il titolo “L’amore ai tempi del corona”. Con buona pace del grandissimo Gabriel Garcia Marquez (Nobel nell’82 per la letteratura), ho scelto questo titolo perché mi sembra straordinariamente simile, ad un secolo dal periodo in cui viene ambientato, ai fatti raccontati, al grande amore tra Florentino e Fermina: “L’amore ai tempi del colera“.

Il loro amore, osteggiato da Lorenzo Daza padre dell’adolescente Fermina, diviene necessariamente epistolare. Ed anche quando la sfortunata amante viene allontanata dalla città, il rapporto d’amore continua ad alimentarsi grazie ad amici, operatori del telegrafo, complici dell’amore segreto.

Pensa: un secolo fa il “WEB ante litteram” era già il veicolo attraverso il quale sostenere ed alimentare l’amore. E oggi?

UN VIAGGIO NELLA REALTÀ

Beh, oggi abbiamo talmente tanti strumenti a disposizione che spesso ci dimentichiamo di noi stessi, sempre troppo presi ad interagire virtualmente.

Con questo non voglio dire che non vada bene, anzi! Siamo in viaggio verso un mondo sempre nuovo ed il carro su cui ci muoviamo si evolve spontaneamente di giorno in giorno grazie alla tecnologia, grazie ad una sorta di “alito divino Hi-Tech” da rendere anacronistico (ma soprattutto inutile) guardare al passato.

O meglio: il passato è fondamentale proprio perché fonte di conoscenza, ma da solo non ci porta a nulla se non accettiamo consapevolmente che in questo viaggio verso il futuro noi siamo parte dell’equipaggio, non il comandante, e che con noi o senza di noi proseguirà la sua corsa.

il-veliero-nella-notte

Oggi molti di noi stanno riscoprendo (o forse scoprendo per la prima volta) che l’isolamento, la solitudine possono essere una dimensione da scoprire. Perché, sempre saldamente aggrappati al nostro smartphone, attenti ad ogni nuovo messaggio, stiamo capendo sempre meno di noi stessi.

A te, che mi stai leggendo, sono sicuro che sta accadendo (o forse accade già da anni) il contrario. Ma chi non è riuscito a rimanere saldamente in equilibrio tra isolamento relazionale e serenità personale probabilmente non sta leggendo questo artico. Ed in tutta sincerità non mi dispiace minimamente!

Certo, trovare un profondo equilibrio personale per chi ha fatto delle “frequentazioni a tutti i costi” la propria filosofia di vita, sarà un affar serio, ma chi non sarà in grado OGGI di alzare gli occhi dal telefono e guardare quanta meraviglia ha intorno, probabilmente rimarrà all’ombra di un’identità che di personale ha ben poco.

Ma cosa c’entra tutto questo con il WEB 50.0?

Semplice: esistono 2 formati di WEB,

  1. WEB OUT: quello che ci mette in relazione con gli altri
  2. WEB IN: quello che ci fa esistere come persone e come parte di una meravigliosa società, la società degli Uomini.

Il primo WEB è fondamentale quanto il secondo perché nessuno può essere COMPLETO se non possiede entrambi i canali. Sarebbe incompleto come un carro senza buoi, un veliero senza vele, una Ferrari senza motore, come separare lo Yin dallo Yang, la luna dal sole.

Bisogna però stare attentissimi perché l’eccesso di comunicazione porta all’isolamento! Non è una contraddizione in termini, e adesso ti spiego perché.

CAUSA O EFFETTO

Cosa preferisci? Preferisci essere causa di ciò che ti accade o andare ad effetto del mondo che ti circonda? Questa è la domanda, e la risposta è più complicata di quanto possa sembrare.

Se dedichi più tempo a gestire i social che a comunicare con te stesso rimarrai solo in mezzo a mille (o quanti siano i tuoi followers), perché ti troverai ad “effetto” su tutto ciò che scrivono gli altri. Anche quando pensi di esprimerti liberamente in realtà stai REAGENDO a stimoli che sono di 2 soli tipi:

  1. ATTACCO: qualcuno ha detto una cazzata ed è tuo sacrosanto dovere sociale fargli capire che è un idiota senza Dio e che merita di morire tra sofferenza e dolori inimmaginabili (credo ti sia capitato).
  2. DIFESA: qualcuno ha insultato il tuo amico e deve essere protetto così come devono essere protette le sue/tue idee perché sono l’unica verità possibile.

E sai la cosa buffa? Anche in questo caso l’ANGELO VENDICATORE non è Gabriele ma Michele, non porterà la lieta novella ma distruggerà i nemici degli amici… in una escalation inesauribile di botta/risposta che porterà nella maggior parte dei casi a bloccare vicendevolmente gli account, che è il gesto massimo di rappresaglia, paragonabile alla decapitazione virtuale.

Ora, io non voglio assolutamente fare vuota retorica né voglio sembrarti un fricchettone newage, ma davvero ciò che ci può far uscire indenni (con le riserve socio-economiche del caso) è affidarsi all’Amore, non alla rabbia, alla furia cieca di Michele.

Dire o scrivere #andratuttobene serve a poco o nulla se non è davvero sentito.

Io sono un quantista quindi SO che creiamo ciò che pensiamo ma ancora di più ciò che sentiamo, quindi serve a poco credere di riuscire se non siamo in grado di visualizzare emozionalmente ciò che vogliamo, il nostro obiettivo reale (o “regale” se preferisci) non dipende dal pensiero ma dalle emozioni.

Quindi, cerca la TUA risposta. Cercala in quel luogo buio e pauroso che è la tua anima, il tuo spirito, il tuo inconscio…

Ritirati nella grotta e trova la tua risposta, saprai che è quella giusta perché sarà l’unica a farti vibrare, ad emozionarti… quella sarà la tua verità, non credere a nessun’altra.

Buon viaggio

 

 

 

#andratuttobene  #fattisentire  #ilweb50punto0

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