CONOSCI TE STESSO,
il viaggio del cercatore.

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Conosci te stesso: chi sei, cosa cerchi, cosa ti aspetti dalla vita…

Io sto cercando queste risposte da tutta la vita quindi sappi che sto per iniziare a dirti qualcosa di difficilissimo per cui non basterebbe (e non mi è bastata) una vita intera, ma ti assicuro che sarò stringato.

La prima cosa che voglio dirti è che alcune certezze le ho, e credimi non è cosa di poco conto.

Conosco i valori su cui non sono disposto a transigere, ho chiarissima la visione di ciò che voglio dalla vita e conosco le verità su cui ho basato ogni mia scelta.

E siccome credo ti interessi abbastanza poco di sapere se nasco o meno da “umili origini”, dove ho studiato, che lavori ho fatto… (tutte cose legate al mondo del FARE) proverò a raccontarti ciò che secondo me conta davvero, ovvero ciò che SONO.

Se mi conosci personalmente probabilmente sai già tutto o comunque molto di me, se non mi conosci te lo racconto.

Sono nato il 14 Dicembre del 1963, e te lo dico non tanto per iniziare un pippone su ciò che ho fatto (scuole, lavoro…) ma perché se ti interessi di segni zodiacali, campo in cui non sono per nulla ferrato, ti interesserà sapere che sono un sagittario.

E questo, secondo quanto mi dicono, è già realmente indicativo di buona parte del mio carattere: avventura, esplorazione, ricerca continua… non fermarsi mai!

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Potrei definirmi un “cercatore” perché la mia sete di conoscenza è inesauribile. E per conoscenza non intendo la semplice acquisizione di informazioni, perché se non le traduci in esperienza le informazioni rimangono terreno sterile per il banale nozionismo. Non fa per me!

Devo sperimentare tutto ciò di cui parlo! E lo faccio prima di raccontarlo perché altrimenti non ha nessun valore.

Immagina quindi quante cicatrici ho sulla pelle… e nel cuore.

Già, nel cuore! Perché conoscere non vuol dire solo approfondire argomenti, vuol dire soprattutto stare con gli altri, con le persone, ascoltare, condividere. Ed in questo mondo, quello dei rapporti interpersonali, c’è da imparare più che dallo studiare l’intera biblioteca di Alessandria (ci fosse ancora…)

Stare con le persone è il mio altro segno distintivo, ciò che per cui ancora oggi mi alzo con il sorriso tutti i giorni. Ti sembra strano? Forse… ma anche quando scendo dal letto con il piede sbagliato mi basta incontrare la prima persona, arrivare al primo appuntamento, incontrare un amico e tutto cambia come per incanto.

Incanto, credo si tratti proprio di questo. Stare con gli altri, vivere le persone, conoscerne di nuove è ciò che mi ha sempre reso felice. Spero anche gli altri!

A volte incontro persone con cui poi condivido anni interi, con altre ci si perde di vista in breve tempo ma in ogni caso la ricchezza maggiore è ciò che porto con me delle loro conoscenze.

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In molti ni hanno definito SAGGIO. Non so come lo intendano ma in ogni caso ne vado piuttosto fiero.

In verità io mi sento S.A.G.G.I.O. ed ora ti spiego qual è il significato che attribuisco a questo meraviglioso vocabolo che per ciascuno di noi ha un’accezione rigorosamente personale.

S: SINCERO. La parola per me vale più di qualsiasi contratto, e spesso mantenerla costa moltissimo.

A: AUTENTICO. Ho una profonda coscienza della mia identità, la rispetto e la faccio rispettare.

G: GRATO. Amore e gratitudine sono un mantra da tutta la vita.

G: GENEROSO. Donare suona come denaro, quando si uniscono diventa uno dei 1000 modi per portare valore agli altri, che a sua volta suona come volere e volare. Bizzarro vero?

I: INTERESSATO. Interessato agli altri, a ciò che sono, alle infinite identità delle persone. Ed aggiungerei anche “sinceramente” perché fingere interesse è stupidamente manipolatorio.

O: OPERATIVO. La mia scaletta segue quest’ordine: Imparare (informazioni) – Agire (sperimentare) – Conoscere (metabolizzare) – Condividere (comunicare). Tutto è in costante cambiamento, ed il cambiamento sta all’immobilità come Superman alla criptonite.

Creare obiettivi e perseguirli con determinazione fino a trasformarli in qualcosa di mio, questa è la mia vita. E non ti nascondo che spesso ci ho piantato il muso ma… tanto varrebbe non vivere.

Coraggio, altro vocabolo che declino da tutta la vita. E spesso mi sono fatto un gran male.

Oggi il coraggio vive soprattutto nelle scelte di vita, nel non farsi modellare dal sistema degli stereotipi, del conformismo.

Tanto si parla della “confort zone” ma oggi il coraggio si dimostra prima di tutto uscendo dalla CONFORM ZONE cioè la zona del conformarsi, perché lì si annidano gli strumenti di controllo di massa.

Il coraggio evoca immediatamente la sua nemesi: la paura.

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La paura esiste per salvaguardarci da noi stessi, dal compiere azioni avventate, pericolose, dal farci del male. Ma la paura non è un limite, la paura è uno stimolo a superare sé stessi.

Fa pazienza se ogni tanto ci si fa male, la vita varrebbe ben poco se non si potessero superare le prove che ci riserva.

Una ricerca costante, continua alla scoperta di una consapevolezza sempre più profonda.

Sbaglio, certo ed ho sbagliato molte volte nella vita ma sempre con coraggio e determinazione, ed oggi sono l’uomo che sono anche (forse soprattutto) per gli insegnamenti che ho ricevuto dai miei genitori, creature meravigliose ma anche per le infinite esperienze vissute come amico, come padre, come imprenditore…

Questo è ciò che sono, almeno in parte, fino ad oggi: la somma di insegnamenti ed esperienze vissute sempre in prima persona, sperimentando, soffrendo e gioendo.

Domani? Non lo so, non ho la sfera di cristallo. Ma soprattutto non mi interessa saperlo perché AMO VIVERE! Intensamente, a volte pericolosamente, con amore per le infinite sfumature di questo meraviglioso caleidoscopio che giorno dopo giorno riesce ancora a stupirmi: la vita.

Grazie per avermi dedicato il tuo tempo, perché il tempo è VITA, per avermi donato ciò che di più prezioso si possa donare.

Buona vita!

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” Gli obiettivi sono sogni

in abito da lavoro.

Sogni d’oro. ”

( Luca Pellicari )

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